sabato 7 aprile 2007

Terminologia archivistica

Album
Quaderno o libro per raccogliere materiale di vario genere.

Allegato
Un documento, un appunto, una fotografia, un quaderno o altro ancora, che serve per fornire un'integrazione di notizie o che è utile alla memoria storica.

Annotazione
v. Nota archivistica

Archiviazione
Collocazione del materiale documentario (cfr. documento) nell'archivio.

Archivio
1. Raccolta di documenti destinati alla conservazione.
2. Locale adibito per la conservazione dell'archivio.

Archivio di famiglia
Complesso di documenti prodotti dalla vita familiare, che costituiscono una raccolta privata. La famiglia in questo contesto è intesa come nucleo sociale composto da genitori e figli.

Atto
Manifestazione scritta che è dimostrazione di una volontà (cfr. documento).

Carteggio
Insieme delle lettere inviate e/o ricevute da una persona. Sinonimo di epistolario.

Cartella
Custodia di carta, cartoncino o plastica, con o senza risvolti. Alcuni tipi di cartelle usano un sistema a molla per tenere fermi o agganciati i fogli di carta, può avere una custodia protettiva e, sul dorso, un foro di estrazione; si trova anche nella versione sospesa per la quale necessita di appositi supporti (classificatori). Si usa comunemente per delle carte sciolte o per fascicoli (cfr.).








cartella senza risvolti


cartella con risvolti


cartella sospesa

Cartellina
v. Cartella

Categoria
Primo elemento della partizione del titolario (cfr.) per la classificazione che raggruppa la documentazione appartenente ad uno stesso generico e costante oggetto principale. Può essere suddivisa in sottocategorie (cfr. classe), con eventuali ulteriori partizioni all'interno di queste. Sinonimo di titolo.

Classe
Termine usato per indicare la sottocategoria di un titolario (cfr.) per la classificazione. Il vocabolo può valere come equivalente di categoria.

Classificatore
v. Raccoglitore

Classificazione
Logica suddivisione della documentazione fatta sulla base del titolario (cfr.).

Collezione
Raccolta ordinata di oggetti della medesima specie.

Copia
Riproduzione di un documento. Può avere (copia autentica) o meno (copia semplice) un valore giuridico.

Data
Indicazione del luogo (datazione topica) e del tempo (datazione cronologica).

Destinatario
Il soggetto a cui è diretto qualcosa che si spedisce.

Documento
Qualsiasi mezzo, soprattutto grafico, utile a dimostrare, comprovare o dare informazioni.

Epistolario
v. Carteggio

Faldone
Unità di conservazione che racchiude documenti sciolti, sottofascicoli e fascicoli, generalmente raggruppati in cartelle (cfr.).
Il tipo di faldone più semplice è realizzato con un unico pezzo di cartone che compone le due facce laterali (piatti) e il dorso; la chiusura è permessa da lacci posti sui tre lati aperti. Altri modelli hanno dei risvolti che rinchiudono tutti i lati e sono serrati da bottoni a pressione o usano particolari tecniche ad incastro per il fissaggio dei risvolti.
E' detto anche cartella.





faldone con chiusura a lacci


faldone con chiusura a bottoni

Fascicolo
Insieme di documenti relativi ad una pratica determinata.

Mezzo di corredo
Elenco, indice, rubrica, ecc. realizzato per la gestione di un archivio o per il reperimento della documentazione.

Miscellanea
Complesso di documentazione eterogenea e riguardante vari argomenti.

Nota archivistica
Appunto, nota scritta, osservazione apposta su un documento da archiviare.

Oggetto
Argomento trattato nel documento ovvero l'affare cui si riferiscono i documenti inseriti in un fascicolo.

Ordinare
Dare ordine con metodo (cronologico, alfabetico, per materie, alfanumerico, ecc.) alla documentazione.

Raccoglitore
Unità di conservazione che spesso contiene un sistema a molla per tenere fermi i fogli di carta. A volte il raccoglitore è contenuto in una scatola protettiva e sul dorso può avere un foro di estrazione.

Raccolta
Insieme di cose omogenee radunate con una certa cura.

Scatola
Contenitore di cartone, di varie caratteristiche, utile per archiviare documenti che si consultano di rado.


scatola

Serie
Raccolta dei documenti secondo l'oggetto che trattano (es. Garanzie) o secondo la loro natura (es. Tessere).

Sottocategoria
v. Categoria

Sottofascicolo
Suddivisione interna del fascicolo.

Titolario
Schema ideale e pratico riportante ciascuna categoria (cfr.) e le relative suddivisioni (v. Classe; v. Sottoclasse).

Titolo
Equivalente di Categoria.

Vincolo archivistico
Il legame, logico o formale, che unisce uno o più documenti in un archivio.


Nota alla terminologia archivistica

Nel glossario non compare tutta la vasta gamma della terminologia archivistica, ma solo una parte formata da quei lemmi che sono ritenuti utili per la definizione e la gestione di un archivio familiare contemporaneo.
Per alcuni termini come fascicolo, faldone, cartella, e altri, vi è una mescolanza di significati tra l'uso comune e l'uso professionale, o anche si riscontrano differenti significati a seconda delle aree geografiche dove sono in uso o si rilevano delle diversità tra Enti, Istituti e strutture amministrative.
In ogni caso si è scelto di dare delle accezioni che siano notevolmente sintetiche, correndo consapevolmente il rischio che, qualora fossero fruite in modo eccessivamente rigido e acritico, potrebbero perfino essere misconosciute tra loro.


Abbreviazioni

cfr.

(confronta)


Indica un rinvio ad un termine analogo.

v.

(vedi)


Indica il rimando ad altro termine equivalente e sostitutivo.

Esempio di archiviazione

Archiviare, in senso pratico, significa innanzi tutto fare una valutazione ai fini di una scelta.
Nel caso che prendiamo in esame, ossia l'archiviazione della documentazione relativa ad un PC di casa collegato ad Internet, si tratta di decidere quale scelta di archiviazione fare fra tre possibilità che abbiamo a disposizione e che analizziamo di seguito.

1.


Archiviare tutta la documentazione nelle categorie preesistenti (archiviare il materiale documentario riguardante il PC nella classe "Varie" che compone la categoria "Casa" e nella categoria "Miscellanea", scorporando il materiale concernente la connessione ad internet ed inserendolo nella classe intitolata "Telefono" aperta nella categoria "Fonti energetiche e comunicazioni").
Inserire le garanzie e le istruzioni per l'uso nelle corrispondenti serie speciali, rispettivamente "Garanzie" per le prime e "Istruzioni per l'uso" per le seconde.

2.


Archiviare una parte della documentazione in una nuova categoria ed un'altra parte in una categoria preesistente (creare una nuova categoria per il PC denominata "PC" con sottoclassi "Proprietà", "Installazioni", "Manutenzione", "Licenze" per il materiale documentario riguardante il PC, e inserire la documentazione che interessa l'accesso ad Internet nella categoria "Fonti energetiche e comunicazioni", nella classe "Telefono" e sottoclasse "Internet").
Inserire le garanzie e le istruzioni per l'uso nelle corrispondenti serie speciali, rispettivamente "Garanzie" per le prime e "Istruzioni per l'uso" per le seconde.

3.


Archiviare tutta la documentazione in una nuova categoria "PC - Internet" costruita con le relative partizioni.
Inserire le garanzie e le istruzioni per l'uso nelle corrispondenti serie speciali, rispettivamente "Garanzie" per le prime e "Istruzioni per l'uso" per le seconde.

Prima possibilità

Archiviare la documentazione relativa al PC e all'accesso ad Internet nelle categorie e classi esistenti.


Attività Tipologie documentarie CATEGORIA CLASSE SOTTOCLASSE

Acquisto del PC

Preventivo Miscellanea
Ricevute dell'acquisto Casa Varie
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso Miscellanea

Documentazione del PC

Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Eventuali riparazioni

Ricevute o fatture Casa Varie

Acquisto di hardware, accessori, software

Ricevute o fatture Casa Varie
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso Miscellanea
Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Accesso ad Internet

Contratto di connessione Fonti energetiche e comunicazioni Telefono Internet
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Seconda possibilità

Archiviare la documentazione relativa al PC in una nuova categoria dal titolo "PC", suddivisa nelle classi "Proprietà", "Manutenzione", "Licenze", e la documentazione relativa all'accesso ad Internet in una categoria preesistente.


Attività

Tipologie documentarie CATEGORIA CLASSE SOTTOCLASSE

Acquisto del PC

Preventivo PC Proprietà
Ricevute dell'acquisto PC Proprietà
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso PC Licenze

Documentazione del PC

Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Eventuali riparazioni

Ricevute o fatture PC Manutenzione

Acquisto di hardware, accessori, software

Ricevute o fatture PC Proprietà
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso PC Licenze
Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Accesso ad Internet

Contratto di connessione Fonti energetiche e comunicazioni Telefono Internet
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Terza possibilità

Archiviare tutta la documentazione riguardante il PC e la connessione ad Internet in una nuova categoria dal titolo "PC-Internet", suddivisa nelle classi "Proprietà", "Manutenzione", "Licenze", "Internet".


Attività

Tipologie documentarie CATEGORIA CLASSE SOTTOCLASSE

Acquisto del PC

Preventivo PC-Internet Proprietà
Ricevute dell'acquisto PC-Internet Proprietà
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso PC-Internet Licenze

Documentazione del PC

Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Eventuali riparazioni

Ricevute o fatture PC-Internet Manutenzione

Acquisto di hardware, accessori, software

Ricevute o fatture PC-Internet Proprietà
Garanzie Serie speciale "Garanzie"
Licenze d'uso PC-Internet Licenze
Istruzioni per l'uso Serie speciale "Istruzioni per l'uso"
Manuali dei software in biblioteca
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Accesso ad Internet

Contratto di connessione PC-Internet Internet
CD ROM d'installazione con gli altri CD ROM

Rappresentazione grafica

Rappresentazione di un piccolo archivio di famiglia formato
e ordinato secondo un titolario per la classificazione



Conservazione dell'archivio di famiglia

Fattori di deterioramento e danneggiamento

Il materiale documentario è costituito in massima parte da elementi igroscopici che tendono ad entrare in equilibrio con l'ambiente, cedendo o, viceversa, assorbendo umidità. L'umidità è l'acqua presente nell'aria sotto forma di gas.
Le variazioni di temperatura e di umidità portano a modifiche chimiche e strutturali che possono essere causa di alterazioni morfologiche del materiale e favoriscono lo sviluppo di microrganismi.
Il ristagno dell'aria, unito all'alta temperatura e all'umidità, è anch'esso causa del diffondersi della flora batterica.
La luce è energia che viene riflessa e assorbita dal materiale sul quale incide. Nell'assorbimento della luce sono innescate delle reazioni chimiche che trasformano le materie costitutive dell'oggetto interessato e comportano un ingiallimento dei supporti, la decolorazione degli inchiostri e dei pigmenti, la rottura delle fibre.
L'inquinamento dell'aria e la polvere sono terreno di coltura per microrganismi e innesco di azioni abrasive e chimiche.


FATTORI DI DETERIORAMENTO E DANNEGGIAMENTO



meccanismi endogeni

-

degenerazione delle fibre della carta

-

impurità acide presenti nella carta




inquinamento atmosferico

-

polvere

-

particelle minerali e organiche

-

spore

-

batteri

-

sostanze ossidanti

-

sostanze acide




luce

-

luce naturale

-

luce artificiale




variazioni termoigrometriche





microrganismi

-

funghi

-

spore

-

batteri




organismi complessi

-

insetti

-

aracnidi

-

roditori

Prevenzione e conservazione

Tutta la materia che fisicamente forma un archivio, nel tempo subisce un decadimento. I materiali in questione hanno delle proprietà chimiche e fisiche che determinano i modi e i tempi del loro inevitabile degrado, tuttavia le condizioni nelle quali essi sono conservati possono favorire o meno il loro mantenimento negli anni.
Un'ottimale conservazione del materiale archivistico deve prendere in considerazione i parametri ambientali (temperatura, umidità, luce naturale e artificiale, ventilazione) riferiti al microclima interno dei locali ed i fattori climatici esterni (escursioni termiche stagionali ed annuali, stati atmosferici, inquinamento), inoltre deve riferirsi alle condizioni dell'ambiente adibito ad archivio ed esaminare l'uso dei materiali idonei allo scopo.
La conservazione va agevolata mantenendo i parametri ambientali entro certi valori.
In senso generale una valutazione su questi parametri non può prescindere dal prendere in considerazione le condizioni del tipo di clima variamente dipendente dalla posizione geografica, e se del caso anche il grado di inquinamento atmosferico, sia di tipo parcellare che gassoso.
In senso particolare i parametri ambientali si riferiscono ai locali di conservazione per quanto riguarda il microclima interno, la ventilazione e l'irragiamento della luce naturale ed artificiale.
L'integrità della struttura ambientale è condizione primaria nell'individuare il sito dove conservare l'archivio. Il locale per l'archivio necessita di essere pulito, senza polvere, ventilato e con delle quote stabili nei livelli di umidità e temperatura, i valori di temperatura devono essere compresi tra 15C° e 20C°, quelli di umidità relativa tra 45% e 60%, mentre è indispensabile attuare un'efficace protezione contro l'esposizione alla luce sia naturale che artificiale.
Sono da evitare le aree adiacenti a condutture d'acqua, fonti di calore, cibo ed anche zone contigue alle mura esterne se queste ultime internamente sono soggette a variazioni di temperatura e umidità. Le stesse condizioni valgono pure per il materiale non cartaceo.
La zona dov'è sistemato l'archivio va ispezionata regolarmente con controlli periodici dei locali e dei documenti.
I contenitori, le cartelle e tutti gli articoli adibiti alla conservazione dovrebbero essere costruiti con materiali idonei per l'archiviazione che siano al riparo dal degrado chimico e dai danni causati da elementi esterni quali umidità, polvere, luce naturale ed artificiale e organismi biologici.
La carta migliore da adoperare per l'archivio, e con la quale anche salvaguardare la documentazione, è la carta "non acida", come anche stabili e appropriati devono essere tessuti, cartoni e plastiche, se adoperati per conservarvi dell'archivio. Per la conservazione è da usare carta di buona qualità; è importante evitare di impiegare carta contenente lignina come i fogli di giornale, la carta da pacco o le buste di colore bruno.
Nei climi umidi la plastica contribuisce in modo determinante a mantenere alto il tasso di umidità nei contenitori fino a rischiare il formarsi di condensa nel loro interno.
Una volta che i documenti sono accomodati per la conservazione andrebbero collocati in apposite scatole e negli appropriati contenitori per mappe, diplomi, progetti ecc.
Non usare colle o graffette che arruginiscono per unire più carte. In commercio si trovano cambrette e graffette che nel tempo non fanno ruggine. Non usare nastro adesivo per improvvisate riparazioni. Non diffondere spray, detersivi e insetticidi a contatto con la documentazione.

Lo scarto della documentazione d'archivio

Lo scarto nell'archivio di famiglia

Lo scarto, essendo il momento nel quale si decide quello che rimane nell'archivio e quello che, viceversa, va eliminato, incide significativamente sulla quantità e qualità del materiale conservato nell'archivio. L'esigenza di conservare, anche in modo disordinato, i vari tipi di materiale documentario, può essere soggetta e derivare da svariati fattori: consuetudine, buona amministrazione, sensibilità personale, spazi a disposizione, trascuratezza, ecc. In una prospettiva più disciplinata, la realizzazione di un sistema di scarto ragionato deve tener conto dei molteplici aspetti correlati che esso implica e, senza perdere di vista il fatto che nel tempo si assiste ad una trasformazione dei motivi che inducono a mantenere la documentazione nell'archivio, deve soprattutto considerare l'ambito nel quale lo scarto opera: sfera giuridico-amministrativa, valori storico-culturali, valenze psico-affettive, e altro.
Negli archivi delle strutture amministrative lo scarto avviene in un momento successivo all'archiviazione. La struttura protocolla, classifica, archivia tutti gli atti documentali che arrivano ai suoi uffici e, per converso, alla stessa maniera si comporta con le minute della documentazione che invia. Secondo le regole di dottrina archivistica ogni ufficio dovrebbe avere un particolare prospetto (il cosiddetto massimario di scarto) che stabilisce razionalmente la durata di validità dei registri e della documentazione. Il previsto periodo di conservazione dei documenti varia da pochi anni, per la maggior parte delle tipologie, fino ad un numero illimitato di anni come ad esempio per i registri di protocollo o i verbali di un consiglio di amministrazione. Regolarmente la documentazione che ha acquisito le condizioni richieste, ossia quella che appartenendo a determinate tipologie ha trascorso il previsto numero di anni per cui non ha più un valore né amministrativo (in genere dopo 10 anni) né storico-culturale (in genere dopo 40 anni), è portata al macero.
Al contrario di quanto succede in un generico ufficio, nell'archivio di famiglia innanzi tutto viene tenuta quella documentazione che spontaneamente si è valutato di non sottoporre ad uno scarto immediato appena ricevuta o tutt'al più dopo un breve periodo di conservazione. In altre parole, la documentazione immessa in un archivio di famiglia normalmente ha affrontato una fase dello scarto prima ancora di entrarvi a far parte. Successivamente all'archiviazione possono ancora essere via via operati degli scarti senza un limite preciso, finanche all'esaurimento dell'archivio familiare.
Ogni documento ha un periodo di vita che, in relazione ad un particolare ambito organizzato, può variare da un tempo molto limitato fino ad un tempo illimitato. Un certificato di garanzia valido per un anno non necessita, ai fini di un rimborso, di un periodo di conservazione superiore a quell'anno; un certificato di nascita è valido fintanto che la persona che lo ha richiesto è in vita; l'atto di certificazione di un diritto di proprietà ha una validità temporale illimitata; nell'ordinamento italiano il periodo di conservazione previsto per le ricevute di pagamento delle bollette relative all'erogazione di servizi è di cinque anni; i procedimenti giudiziari, ove l'esibizione documentale è di fondamentale importanza, offrono una casistica amplissima e diversificata nei tempi delle azioni legali, e così via.
Una regolare procedura di scarto per un archivio di famiglia non è prefigurabile. Costruire un prospetto esaustivo (sul tipo del massimario di scarto) che stabilisca il periodo di validità degli atti di un archivio di famiglia è praticamente irragionevole e se comunque lo si volesse realizzare sarebbe anche inopportuno qualora, come si sarebbe obbligati a fare, fossero considerati solo i termini di conservazione previsti per le finalità dell'ordinamento pubblico vigente.
Superato ogni tipo di eliminazione documentale irrazionale, l'atteggiamento che dovrebbe guidare il momento delicato dello smaltimento delle carte di un archivio familiare, deriva dalla manifestazione di una volontà, unita al conseguimento di un obiettivo prefissato, da parte di chi detiene l'archivio.

Esempio di schema di un titolario per un archivio di famiglia

CATEGORIA

CLASSE

SOTTOCLASSE

Amministrazione

- Elezioni / Referendum
- Avvisi di carattere pubblico
- Cause civili e penali
- Contravvenzioni
- Tributi

Figlia

- Atti pubblici
- Sanità
- Scuola
- Lavoro
- Circolo (...)
- Viaggi e soggiorni
- Varie

Figlio

- Atti pubblici
- Sanità
- Scuola
- Associazione (...)
- Viaggi e soggiorni
- Varie

Fonti energetiche
e comunicazioni

- Acqua
- Gas
- Elettricità

- Telefono

- Fatture
- Traffico telefonico
- Comunicazioni

- Televisione

Banca

- Resoconti

- Estratti conto
- Conti scalare

- Carta di credito

- Resoconti
- Comunicazioni

- Corrispondenza

Casa

- Proprietà
- Arredamento

- Manutenzione

- Ordinaria
- Straordinaria

- Varie

Lavoro Lei

- Assunzione
- Aspettativa
- Stipendi
- Comunicazioni
- Varie

Lavoro Lui

- Assunzione
- Stipendi
- Circolari
- Varie

Automobile

- Proprietà
- Assicurazione
- Manutenzione
- Parcheggio

Motociclo

- Proprietà
- Assicurazione
- Manutenzione

Viaggi e soggiorni

- Ricevute alberghi e residenze
- Depliants
- Biglietti e ricevute varie
- Varie

Sanità Lei

Sanità Lui

Miscellanea

Funzionamento del titolario di un archivio di famiglia

Come funziona il titolario

Le categorie individuate nel titolario consentono di raggruppare sotto una stessa definizione un insieme di documenti che presentano fin dall'origine caratteristiche concettuali di provenienza che sono comuni a tutti gli stessi documenti.
Un documento va inserito, quindi conservato, nella categoria della quale fa parte e che gli è pertinente ("Banca", "Viaggi e soggiorni", ecc.). Nell'ambito della categoria dovrà essere inserito all'interno di una sua partizione (classe e sottoclasse) quando essa è presente. Il documento andrà fisicamente collocato nel fascicolo concernente l'affare dal quale scaturisce o al quale fa riferimento. Se uno, o più documenti dello stesso oggetto, non trovano collocazione all'interno di una categoria specifica vanno inseriti nella generica categoria "Miscellanea". Per i documenti che sono collocati nella categoria "Miscellanea" in certi casi può essere utile segnalare con una "nota archivistica" a chi era indirizzato l'atto, o perché e da chi è stato depositato in archivio.
Il fascicolo non deve essere confuso con la categoria; nonostante possano coincidere queste sono due realtà diverse e distinte; una famiglia con due automobili avrà in archivio un'unica categoria ("Automobile") e due fascicoli per i rispettivi mezzi di trasporto.

Alcuni esempi sul funzionamento del titolario

  • Un certificato semestrale scaduto di assicurazione della macchina andrà conservato nella categoria "Automobile" e nella classe "Assicurazione".

  • Una lettera dell'azienda telefonica andrà conservata nella categoria "Fonti energetiche e comunicazioni", nella classe "Telefono" e nella sottoclasse "Comunicazioni").

  • Se l'appartenenza ad una società sportiva genera una documentazione (comunicazioni, programmi, trasferte, impegni vari, ecc.) che si ritiene di conservare per un periodo limitato oppure per sempre, andrà fatta per la società sportiva alla quale si è iscritti, o più genericamente per lo sport che esprime, una categoria specifica intestata a quella attività. Certamente non tutte le famiglie avranno un componente iscritto ad una società sportiva e chi comunque svolgesse uno sport agonistico, qualora avesse una documentazione occasionale relativa alla sua attività, potrebbe inserirla nella categoria "Miscellanea".

  • Nel caso i depositi bancari di famiglia fossero più d'uno e in istituti bancari diversi, andrebbe fatta corrispondere una categoria per ogni banca, con classi e sottoclassi che sono uguali solo laddove si verificano le medesime condizioni di deposito. Diversamente se le condizioni di deposito sono differenti in alcune o in ognuna delle banche, anche le categorie corrispondenti per ogni singola banca andrebbero adeguate, con l'aggiunta o la modifica di classi e sottoclassi (per una banca si potrebbe avere il rendiconto di una carta di credito, mentre per un'altra no).

  • La lettera di convocazione di una assemblea condominiale va conservata in un fascicolo contenente tutte le lettere di convocazione, che si trova nella sottoclasse "Convocazioni" (un'altra sottoclasse potrebbe essere "Verbali di assemblea"), della classe "Assemblee di condominio", della categoria "Casa".

  • Quattro sorelle sono proprietarie, uno per ciascuna, di quattro appartamenti che compongono un palazzo; una di esse, d'accordo con le altre, si fa del tutto carico dell'amministrazione del palazzo.
    Le quattro sorelle nei rispettivi archivi dovrebbero avere una categoria denominata verosimilmente "Appartamento ...", con riferimento all'appartamento posseduto nel palazzo, per cui, sia che un appartamento venga dato in locazione sia che rimanga per uso proprio, all'interno della categoria dovrebbero formarsi uno o più fascicoli aventi come unico oggetto il bene di proprietà.
    La documentazione della sorella che si occupa dell'amministrazione condominiale e che quindi è prodotta da quella attività, va gestita in modo completamente autonomo rispetto alla documentazione derivante dall'appartamento che la stessa sorella possiede nel palazzo. Quest'ultima, oltre alla categoria "Appartamento ...", nel suo archivio dovrebbe avere anche una categoria "Palazzo ...", con le suddivisioni che ritiene più opportune, nella quale raccogliere gli atti ed il materiale documentario risultanti dall'attività di amministrazione.

  • Proseguendo l'esempio fatto al punto precedente, nel caso in cui per un periodo limitato di tempo l'attività di amministrazione del palazzo fosse tenuta da un'altra delle sorelle, al ritorno dell'usuale amministratrice chi l'ha sostituita dovrebbe passarle tutta la documentazione che ha avuto modo di raccogliere (se non la cedesse e la mantenesse nel proprio archivio anderebbe collocata nella categoria "Miscellanea").

  • La comunicazione di invito, da parte di una casa editrice, al rinnovo dell'abbonamento ad un suo periodico, a meno che quel periodico non faccia scaturire una categoria intestata ad esso, va riposta nella categoria "Miscellanea".
    In questo caso può essere utile apporre la cosiddetta "notazione archivistica": poche parole manoscritte, solitamente in testa al documento, che indicano se l'abbonamento è stato rinnovato oppure interrotto ed eventualmente anche far comprendere il perché di una decisione o chi ne è il fautore.

  • Un soggetto che abbia una documentazione creatasi conseguentemente al ricevimento di una ricompensa guadagnata nel campo professionale (medaglia, decorazione, premio, ecc.), l'archivia nella categoria "Lavoro". Nel caso di un soggetto che ottenga un'onorificenza pubblica (titolo cavalleresco, carica, ecc.), il relativo fascicolo va archiviato nella categoria "Amministrazione", creando una classe specifica "Onorificenze".

Titolario per la classificazione di un archivio di famiglia

Il titolario

Il titolario è un prospetto di partizioni astratte e gerarchicamente ordinate. In archivistica il titolario è, quindi, un quadro di classificazione costituito da categorie articolate in classi e sottoclassi.
Esso serve per individuare in quale categoria e, all'interno della categoria, in quale classe o sottoclasse si trova il fascicolo nel quale deve essere collocato il documento da archiviare, che si troverà così unito ai documenti aventi lo stesso oggetto.

Il titolario per la classificazione di un archivio di famiglia

In un archivio di famiglia le partizioni (categorie, classi e sottoclassi) di un titolario sono formate sulla base delle attività alle quali si riconducono i documenti raccolti (lavori, comunicazione, sport, educazione, ecc.). Le attività che comportano una produzione documentaria sono, in maniera maggiore o minore, diverse per ogni singola famiglia.

Categorie

Vi sono senza dubbio un primo tipo di categorie che genericamente nel titolo rimangono le stesse per la maggior parte delle famiglie: "Amministrazione", "Fonti energetiche e comunicazioni", "Banca", "Casa", "Lavoro", "Automobile", "Sanità". Un secondo tipo di categorie, invece, variano da famiglia a famiglia in rapporto alle diverse situazioni, non sono prevedibili e vengono determinate dall'attività particolare di ogni famiglia; alcuni esempi di questo tipo possono essere: "Figlio(a)", "Viaggi e soggiorni", "Barca a vela", "Motocicletta", "Croce Rossa Italiana", "Banda musicale", "Attività di volontariato", "Associazione degli industriali", ecc.. Ve ne sono molte, molte altre.
Nella creazione di un titolario all'insieme delle predette categorie (ossia quelle del primo tipo più quelle del secondo) è sempre utile, se non addirittura indispensabile, aggiungerne una di carattere generico solitamente denominata "Miscellanea" o "Varie", nella quale riportare la documentazione che non trova collocazione nelle categorie previste.

Classi e sottoclassi

Per la logica impostazione dell'impianto che deve dare ordine all'archivio, le categorie possono essere divise in classi e a loro volta queste ultime possono essere suddivise in sottoclassi.
Un esempio è la categoria "Banca"; le classi formate all'interno della categoria "Banca" sono almeno due: "Corrispondenza" e "Resoconti", le sottoclassi della classe "Resoconti" possono essere "Estratti conto", "Conti scalare" e quant'altro. Se per ipotesi giungessero gli estratti conto da più di una banca dovremmo avere un fascicolo diverso per ognuna di esse.
Classi e sottoclassi non sempre sono prefigurabili. In ulteriori categorie, come "Sanità", che comprende esami clinici, ricevute, prescrizioni mediche, ecc., oppure "Miscellanea", di norma non si possono prevedere a priori quali siano le relative classi e sottoclassi che si formeranno; potrebbe non esserci alcuna classe o sottoclasse se la mole di documenti che si raccolgono è insufficente per formarne una, sia come frequenza nell'arrivo in archivio di un tipo di atto, sia come omogeneità nel ripetersi della presenza dello stesso tipo di atto.
Per le stesse ragioni che inducono ad aggiungere alle varie categorie una più generica "Miscellanea", anche all'interno di alcune categorie può essere utile istituire una classe denominata "Miscellanea" o "Varie" nella quale farvi arrivare quella documentazione che non trova collocazione in una delle classi predisposte.

Conclusioni

Il titolario è, quindi, diverso per ogni famiglia e laddove le categorie o le loro partizioni non siano sufficienti o non rispondano alle esigenze di reperimento o conservazione, possono essere fatte nuove aggiunte di categorie, classi e sottoclassi od opportuni cambiamenti.
Da ultimo è appropriato suggerire di usare per le varie voci di un titolario dei termini generici il più possibile significativi. Ad esempio per quietanze, ricevute, cedole, scontrini, ecc. potrebbe andare bene un'unica voce come "Ricevute".

L'archivio corrente, storico, aggregato

L'archivio in corso e la parte di archivio più antica

Ciò che forma l'archivio sono i documenti, i documenti generalmente formano i fascicoli.
I fascicoli che si formano in un archivio di famiglia sono in continuo aggiornamento per un periodo che è indeterminabile.
I fascicoli vanno sempre chiusi a scadenze opportune che solitamente coincidono con la fine di una determinata attività produttiva di documentazione: per esempio il fascicolo dei rapporti con una banca è chiuso definitivamente dopo la cessazione del rapporto con la stessa, alla fine di un incarico professionale va chiuso il relativo fascicolo, oppure alla vendita della propria automobile va chiuso il fascicolo intestato ad essa.
Quando un fascicolo dell'archivio familiare è chiuso, sul suo dorso, se non è già stato fatto almeno in parte, si scrive il nome della categoria alla quale il fascicolo appartiene, con gli estremi cronologici generici, ossia l'indicazione dell'anno del primo documento, il più vecchio, e dell'ultimo documento, il più recente, raccolti in quel fascicolo.
Dopo la chiusura, i fascicoli, vanno tenuti separati dall'archivio in corso e raggruppati secondo l'ordine prospettato dal titolario.
L'archivio nel suo insieme è così fisicamente diviso in due parti: una più recente ed una più antica.
In alternativa o in casi eccezionali dove il materiale documentario che si va raccogliendo è notevole, si pensi ad esempio all'archivio di un uomo politico, si potrebbe adottare un procedimento diverso per i fascicoli che si vanno formando e via via chiudendo nel tempo, separando annualmente i documenti dell'anno trascorso, conservando la parte dell'ultimo anno che è passato unita alla documentazione degli anni precedenti e conservando l'ordine, anno per anno, secondo lo schema del titolario.

L'archivio aggregato

L'archivio familiare che avesse accolto il materiale documentario costituente, in tutto o in parte, l'archivio di un'altra famiglia, avrebbe quello che viene tecnicamente denominato un archivio aggregato o riunito. Gli archivi aggregati di valore più significativo sono in genere rappresentativi di un patrimonio trasmesso per eredità e del quale ne costituiscono il mezzo di corredo.
Inoltre un archivio di famiglia può comprendere anche documentazione che momentaneamente si è formata ed è servita come archivio separato. Tale eventuale ulteriore documentazione può essere generata o acquisita in vari modi, ha una provenienza imprevedibile, potrebbe formarsi in modo inatteso o riflettere varie circostanze: una seconda casa usata per le vacanze, un lungo soggiorno all'estero, un figlio, e molto altro ancora.
L'archivio di famiglia, tuttavia, rimane l'unico archivio.
Nel caso di una seconda casa potrebbero essere fatti dei fascicoli e sottofascicoli analoghi a quelli dell'archivio di famiglia per le categorie come "Fonti energetiche e comunicazioni", "Banche", "Casa", ma non verrebbero fatte nuove categorie come "Amministrazione", "Lavoro", "Automobile", "Viaggi" e "Sanità". In occasione di un lungo soggiorno all'estero, se esso implicasse, come conseguenza, un'abitazione, un lavoro, l'automobile ecc., la documentazione si strutturerebbe in un archivio indipendente, da costruire sempre con la massima discrezionalità; un caso simile al precedente potrebbe realizzarsi anche per un figlio, per il periodo che vive nell'ambito della famiglia dopo il conseguimento della maggiore età.

La serie

La serie in un archivio familiare è una raccolta di documenti con caratteristiche uniformi e comuni.
Nella maggior parte degli archivi di famiglia è utile, a fini pratici, raggruppare assieme un determinato tipo di documentazione come garanzie, istruzioni per l'uso e tessere, al fine di formare una serie speciale. La serie speciale è fisicamente collocata fuori dall'archivio ordinato secondo il titolario, quandanche l'oggetto al quale essa fa riferimento sia presente in una categoria o classe specifica (come potrebbe essere "Automobile", "Casa", ecc.). Quindi anche se le varie istruzioni per l'uso, garanzie e tutto ciò che si ritiene utile collocare in una serie speciale potrebbe concettualmente appartenere ad una categoria dell'archivio, per una migliore funzionalità la serie speciale è separata dall'archivio e tenuta con un criterio di classificazione, o più semplicemente di ordine, diverso.
Della medesima tipologia di materiale si può avere più d'una serie a seconda delle opportunità (ad es. una serie "Carteggio" per ognuno dei coniugi).
Tutto ciò, va ribadito, è reso opportuno per una maggiore funzionalità nel reperimento e nell'uso della documentazione.
Vi sono inoltre tipologie di materiali, come fotografie, lettere personali, cartografia ecc., che a tutti gli effetti sono parte dell'archivio ma, a differenza delle serie speciali, che sono tenute separate per un uso pratico, queste per la loro stessa natura o per i propri caratteri estrinseci, non trovano una diretta e coerente collocazione in un titolario e perciò richiedono un'attenzione particolare. Questo materiale è utile conservarlo in appositi raccoglitori, teche, scatole ed album, suddividendolo per contenuti, materia trattata, caratteri estrinseci e tipi di supporto.
Da notare che non fanno parte dell'archivio di famiglia in senso stretto libri, giornali, riviste e raccolte, perché queste costituiscono eventualmente il contenuto di una biblioteca o di una collezione.

Possibili serie speciali

Documenti d'identità e tessere
Carteggio
Cartoline
Istruzioni per l'uso
Garanzie
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L'ARCHIVIO DI FAMIGLIA

OVVERO COME TENERE IN ORDINE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CASA



Non ha, purtroppo, archivio il nullatenente che non conta nella società se non per la sua sola persona.
(E. Casanova, Archivistica, 1929)
L'archivio di famiglia
La documentazione raccolta e conservata durante la vita di una famiglia è l'archivio di famiglia. Generalmente in un archivio di famiglia ordinato la documentazione è raggruppata per argomenti od oggetti e collocata per progressiva sovrapposizione cronologica, dalla più antica alla più recente, secondo quello che in archivistica viene detto principio di sedimentazione. Ciò permette una raccolta fatta con un ordine logico che dà un funzionale riscontro alla vita familiare, è utile in caso di necessità e consente alla documentazione di acquisire una valenza storica per gli anni più lontani.